blog

I campi elettromagnetici pulsati a bassa intensità e frequenza compromettono selettivamente la vitalità delle cellule del cancro al seno

I campi elettromagnetici pulsati a bassa intensità e frequenza compromettono selettivamente la vitalità delle cellule del cancro al seno

Uno svantaggio comune di molte terapie antitumorali è la non specificità nell'azione di uccisione. Abbiamo studiato il potenziale dei campi elettromagnetici pulsati di intensità e frequenza ultra-bassa (PEMF) per uccidere le cellule del cancro al seno. I nostri criteri per accettare questa tecnologia come un approccio terapeutico potenzialmente valido erano:
1 ) citotossicità per le cellule del cancro al seno e;
2 ) che i campi progettati si sono dimostrati innocui per le classi di cellule sane che sarebbero state esposte ai PEMF durante il trattamento clinico.

Metodi

Le cellule di carcinoma mammario MCF7 e le loro controparti normali, le cellule MCF10, sono state esposte a PEMF e indici citotossici misurati al fine di progettare paradigmi PEMF che uccidano al meglio le cellule di carcinoma mammario. I parametri PEMF testati erano: 1 ) frequenze comprese tra 20 e 50 Hz; 2 ) intensità comprese tra 2 mT e 5 mT e; 3 ) durate di esposizione che vanno da 30 a 90 minuti al giorno per un massimo di tre giorni per determinare i parametri ottimali per l'uccisione selettiva delle cellule tumorali.

Risultati

Abbiamo osservato una discreta finestra di vulnerabilità delle cellule MCF7 a PEMF con frequenza di 20 Hz, magnitudo di 3 mT e durata dell'esposizione di 60 minuti al giorno. Il danno cellulare accumulato in risposta ai PEMF è aumentato nel tempo e ha acquisito significato dopo tre giorni di esposizione giornaliera consecutiva. Al contrario, i parametri PEMF determinati per essere più citotossici per le cellule MCF-7 del cancro al seno non erano dannosi per le normali cellule MCF-10.

Conclusione

Sulla base dei nostri dati, sembra che le strategie antitumorali basate su PEMF possano rappresentare un nuovo approccio terapeutico per trattare il cancro al seno senza intaccare i tessuti normali in modo non invasivo e potenzialmente combinabili con i trattamenti antitumorali esistenti.


pone0072944g001png
Figura 1. Rilevamento tripan blu delle cellule morte dopo l'esposizione a PEMF per 3 giorni consecutivi.

( A ) La percentuale di cellule MCF-7 e MCF-10 morte dopo l'esposizione a 2, 3 o 5 mT PEMF a una frequenza di 20 Hz per 60 minuti al giorno per tre giorni. La vitalità delle cellule di cancro al seno MCF7 è stata significativamente ridotta dall'esposizione a PEMF rispetto a campioni non esposti (controlli) o cellule MCF-10 (valori P, da sinistra a destra: 0,02857, 0,00004, 0,02857).


PLOS