Contesto: l'affaticamento post-COVID-19 è un sintomo frequente nei sopravvissuti al COVID-19, che limita sostanzialmente i pazienti a raggiungere il pieno recupero e potenzialmente limita il ritorno al lavoro. La letteratura precedente non ha ancora riportato l'uso di campi elettromagnetici pulsati in questa indicazione.
Metodi: nel corso di 5 settimane, 10 sessioni di trattamento con campo elettromagnetico pulsato con un'elevata densità di flusso magnetico sono state applicate a un paziente affetto da sindrome da stanchezza post-COVID-19. La fatica, la capacità lavorativa, la qualità della vita, nonché l'ansia, la depressione, il livello di stress e la resilienza sono stati valutati utilizzando misure di esito riportate dai pazienti convalidate.
Risultati: La fatica, la capacità lavorativa, la qualità della vita e il benessere psicologico sono migliorati chiaramente nel corso del trattamento e hanno mostrato risultati stabili 6 settimane dopo.
Conclusione: l'uso della terapia con campo elettromagnetico pulsato con un dispositivo che consente una penetrazione sufficiente del tessuto corporeo potrebbe essere una modalità fisica promettente per gestire la sindrome da stanchezza post-COVID-19, che potrebbe ridurre le conseguenze sulla salute clinica ed economica. Sono necessari studi clinici controllati mediante simulazione per valutare l'effetto dei campi elettromagnetici pulsati in questa indicazione.
Parole chiave: terapia di induzione ionica; Sindrome da lunga COVID; Terapia del campo magnetico; PEMF; Riabilitazione.
© 2021. L'autore/i.
B. Wagner, M. Steiner, L. Markovic e R. Crevenna dichiarano di non avere interessi concorrenti.
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